Il libro racconta di un viaggio intorno al mondo realizzato negli anni 80 in solitaria da una giovane donna inglese di 23 anni.
Ancora oggi Elspeth Beard si chiede cosa l’abbia spinta a lasciare gli studi di architettura, la sua famiglia e gli amici per intraprendere – per lo più da sola – un raid di 55.000 km in tutto il mondo in sella a una BMW R60 / 6 del 1974. Viaggio che l’avrebbe cambiata per sempre.
Immaginate il coraggio che deve aver avuto per intraprendere tale viaggio nel 1982 senza cellulare, satelliti GPS, Internet etc.
All’inizio del libro la protagonista mette nero su bianco i tanti dubbi prima della partenza, i lunghi e irrefrenabili pianti, la voglia di lasciar perdere fintanto che era in tempo… E invece, alla fine, la consapevolezza di essere la prima ragazza inglese a compiere una tale impresa ha preso il sopravvento.
Sulla moto ha caricato una tenda, alcuni abiti e qualche attrezzo. E in tasca i risparmi di qualche mese di lavoro in un pub. La moto l’aveva pagata 900 sterline: il contachilometri segnava 48.000.
All’inizio degli Anni 80 nessuno era veramente preparato ad affrontare il giro del mondo, figuriamoci le donne. Parliamo di un periodo in cui raccogliere informazioni di viaggio aggiornate era estremamente difficile. Oggi Google Maps ci mostra ogni angolo del mondo, allora le mappe di certi Paesi erano introvabili.
L’unica certezza di Elspeth riguardava la capacità di guida. Andava in moto da quando aveva 6 anni e conosceva molto bene la meccanica della sua BMW.
Quando tornò a Londra quasi due anni e mezzo più tardi aveva in sé l’esperienza di un saggio e un buon numero di “cicatrici” permanenti.
Un libro che ci porta in un tempo che sembra così tanto lontano con una incredibile storia di avventura e soprattutto coraggio.
Qui una sua intervista.